Empatia, ponti, neuroni specchio. Cosa hanno in comune queste cose e perché comprenderlo è la chiave per essere migliori "traduttori...
leggiChe l’empatia sia un vantaggio sociale è risaputo. Siamo esseri sociali, amiamo condividere e socializzare. Essere empatici ci aiuta a vivere più sereni e felici: “Se noi abbiamo provato la felicità, o la proviamo attraverso gli altri, sarà sicuramente più facile non essere invidiosi”.
Leggere i sentimenti degli altri e provarli sulla nostra pelle è qualcosa di meraviglioso. Una caratteristica che ci distingue dagli animali e ci fa ascendere ad un piano totalmente diverso.
L’empatia non è solo una qualità fantastica ma è anche un’arma formidabile per far sì che il nostro prodotto sia indimenticabile. Che si tratti di video, foto, design o qualsiasi cosa debba essere fruita da un essere umano, la capacità di suscitare emozioni e di creare un legame empatico permette di sigillare nella mente un’idea, un ricordo, una sensazione. Un momento che nessuno potrà più scardinare.
Potremmo pensare che questi spot siano lontanissimi dal business dell’azienda che li ha commissionati, eppure ci insegnano qualcosa. Non bisogna necessariamente essere didascalici e non dobbiamo essere neanche troppo allegorici, o in altre parole, troppo celebrali in tutto quello che comunichiamo. A volte trasmettere una emozione vale più di mille informazioni.
Creare un collegamento empatico che possa infondere nello spettatore i “nostri” sentimenti, la percezione della nostra azienda in un contesto ben determinato ci permetterà di mostrarci come persone umane vere dietro il costrutto aziendale troppe volte freddo e lontano dai bisogni umani.
Esistono dei neuroni detti: “neuroni specchio”. Sarebbero “neuroni in grado di riflettere il comportamento dell’altro”. Perché sono così importanti nel nostro discorso? Perché dimostrare allo spettatore che le nostre azioni, i nostri pensieri, i nostri sentimenti in un determinato ambito sono esattamente uguali ai loro, lo “specchio”, permette di creare un ponte emotivo stabile e duraturo, difficilmente replicabile in altri modi. Questo tipo di comunicazione non porterà un risultato X immediato e concreto, ma farà molto di più. La costruzione di questo ponte emotivo sarà la via tramite la quale veicolare, in un secondo step, non più un solo prodotto o servizio ma una moltitudine di questi. Un legame empatico dura per molti anni e si è disposti anche a lottare per mantenerlo ancora attivo.
Io sono Andrea Perrotta, mi piace definirmi uno storyteller che usa il video come mezzo di divulgazione. Se vuoi saperne di più leggi gli altri articoli che trovi qui sul mio blog e fammi sapere la tua opinione tramite il social che ritieni più opportuno.
La fonte delle citazioni prese in questo articolo: “Passi di Manuale di Psicologia Umana: Dall’Introduzione alla Psico-Analisi Passando per la Manipolazione Mentale Sfruttando l’Intelligenza Emotiva”. Leonardo Grassi
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